In una piccola frazione del savonese un gruppo di ragazzi sogna forte e in grande.
Facendo loro il motto Disneyano "If you can dream it, you can do It" stanno realizzando un vero e proprio museo a cielo aperto installando pannelli stampati con le opere più famose della storia dell'arte.
Sto parlando dell'associazione "Memorial Giacomo Briano" e del "Bragno Museum". L'idea del museo a cielo aperto è nata durante uno dei lockdown: "abbiamo ideato un evento culturale che possa mettere in bella luce il nostro piccolo paese attirando persone senza il rischio di creare assembramenti" recita l'incipit del sito
Proprio in quest'ottica di museo diffuso, Bragno si è vista vestire dei colori più vividi solitamente appannaggio dei più grandi musei in tutto il mondo. Sotto la guida del suo direttore artistico Alessandro Carnevale, del presidente Edoardo Briano e di tutto lo staff, il Bragno Museum oggi conta una ventina di opere e da qualche giorno conta anche ...una pensilina artistica!
Dopo aver tristemente notato la vandalizzazione di una pensilina dell'autobus, l'associazione si è adoperata per ripristinare il bene urbano: quale occasione migliore per inserire una nuova opera?
In collaborazione con Quidam, azienda leader nella lavorazione del vetro in lastra, è stato possibile non solo il ripristino ma impreziosirlo con l'effige di un'opera di Magritte.
È da un anno che sono ufficialmente nella scuderia Quidam e mi occupo della gestione delle stampa su vetro. Quando è arrivata la commessa di due vetri stratificati portanti "Decalcomania" non potevo che innamorarmi dell'idea.
l'impianto grafico, già ideato da Jeremy, CEO e Founder di CrowD Plus nonché grafico dell'associazione, prevedeva quattro vetri stampati e poi stratificati.
La sfida per Quidam (e per me) era rendere la stampa gradevole e in parte della trasparenza adeguata allo scopo. Essendo infatti destinata alla sosta delle persone in attesa dell'autobus, doveva essere garantita la visuale da dentro a fuori e viceversa così da garantire anche la massima sicurezza.
Rendere il cielo trasparente è stata la scelta più idonea, avendo la possibilità di stamparlo isolato dalla parte coprente. E qui arriva per me la sfida più grande: dopo svariati test, la trasparenza non poteva essere creata con i sistemi ordinari permessi dalla Vitro-jet di Tecglass in dotazione a Quidam.
Ho dovuto ragionare come se dovessi stampare alla maniera tipografica, ovvero con la scomposizione dell'immagine in base ai colori, ovvero in sei distinti file, uno per testina (Vitro-jet lavora in esacromia, n.diR.).
Facendo lavorare in autonomia le testine, dando ad ognuna la giusta trasparenza e soprattutto escludendo il bianco (responsabile della coprenza) dal lavoro delle altre testine, sono riuscita ad ottenere il grado complessivo di trasparenza che da un lato non falsa eccessivamente i colori e dall'altro permette la visione da dentro a fuori e viceversa.
Non è per niente scontato per me andare fiera di un lavoro eseguito: in questo specifico caso invece lo sono due volte perché non solo sono riuscita ad arrivare dove volevo ma sono andata oltre la temporanea semi-cecità che mi stava facendo visita in quel periodo. Fidatevi che far combaciare a schermo sei livelli sovrapposti con un occhio e mezzo non è proprio facile ^__^"".
Sono davvero contenta di aver preso parte a questo lavoro. Nonostante i cambiamenti che nella vita incontro, l'arte mi accompagna sempre! Sono contenta di aver trovato un'azienda come Quidam sul mio cammino...
p.S: vi state chiedendo qualcosa sul mio occhio? Se no, scorrete pure oltre! Se sì,tranquilli, adesso ci vedo! Grazie a quello ho potuto iniziare un nuovo percorso e scoprire che ho una caratteristica in più. Un super potere nuovo? Chi lo sa... Per ora è un potere da tenere decisamente a bada dato che si nutre della mielina delle mie fibre nervose. Ma questa storia ve la racconto in un altro post...
Stay tuned...